Il miele è un prodotto buono e che ha tantissime proprietà. In questo articolo vi sveliamo 5 ulteriori curiosità su questo prodotto.
I numeri del miele
Secondo le statistiche, per produrre 1 kg di miele una singola ape deve volare per circa 150.000 chilometri, ovvero il corrispettivo di quasi quattro volte il giro della Terra, realizzando quasi 60.000 voli d’andata e ritorno dall’arnia ai fiori.
Meglio il miele o lo zucchero?
Il miele con le sue 320 kcal per 100 g di prodotto non è certamente un prodotto dietetico. Tuttavia, è un alimento che vanta un alto contenuto di fruttosio al suo interno e che possiede quindi un elevato potere dolcificante, cosa che permette di zuccherare le vivande con un minor quantitativo di calorie rispetto allo zucchero. A questo, si aggiungono molte altre proprietà benefiche come quelle emollienti e antibatteriche che ne fanno un ottimo alleato per combattere sintomi influenzali come tosse e raffreddore.
Il miele cristallizzato è buono da mangiare?
Certo che sì! La cristallizzazione è un processo assolutamente naturale che interessa quasi tutti i mieli senza intaccarne la bontà. Solo alcuni, come quello di acacia e di castagno, riescono a rimanere liquidi per oltre due anni grazie all’alto contenuto di fruttosio.
Zero rischio inquinamento
Quando mangiate del miele potete essere sicuri di star introducendo nel vostro organismo un alimento che registra livelli di inquinamento pressochè nulli. Le api infatti sono insetti particolarmente sensibili all’inquinamento ambientale e muoiono prima di poter produrre il miele se sono in ambienti poco salubri. Proprio per questa loro caratteristica, le api vengono utilizzate come indicatori biologici per monitorare i livelli di inquinamento nell’ambiente.
Quanti tipi di miele esistono?
Le tipologie di miele sono tantissime come tantissime sono le piante visitate dalle api. Di base si possono distinguere due macrocategorie: i mieli monofloreali, ottenuti da un’unica specie di fiore, che hanno di solito un aroma molto particolare e deciso, e i mieli millefiori, ottenuti dalla combinazione di fiori diversi, che hanno un profumo più delicato. A seconda del tipo di fiore da cui viene tratto il nettare, variano il colore, la consistenza, il sapore e le proprietà organolettiche: si può andare dal delicato e chiarissimo miele d’acacia, all’amarognolo miele di castagno; dal sapore pungente del miele di corbezzolo a quello fruttato del miele di ciliegio.